Dott. Jekyll o Mr. Hyde?

Gli episodi di cronaca nera che purtroppo ci accompagnano tutti i giorni mi hanno dato lo spunto per l’articolo di oggi: dentro di noi convivono quindi due personalità, in perfetto stile “Dott. Jakyll e Mr. Hyde”, a tal punto che un marito, un fidanzato, un vicino di casa o qualsiasi altra persona possa diventare, all’improvviso e talvolta senza motivo, uno spietato assassino?

Il romanzo di Robert Louis Stevenson, del 1886, è un autentico capolavoro sui meccanismi che regolano la mente, la psiche e l’inconscio. Il fatto è che noi siamo degli animali schizofrenici, nei quali coabitano due sistemi indipendenti: un lato emotivo (Mr. Hyde) e un lato razionale (Dr. Jekyll). Il lato emotivo è la parte istintiva, quella che si muove esclusivamente sotto l’influsso di dolore e piacere, il lato razionale invece è la parte che giudica ed analizza, quella che guarda al futuro. La parte emotiva è pigra ed incostante e alla ricerca della gratificazione immediata, mentre quella razionale invece è più attenta alle gratificazioni a lungo termine.
Potrà sembrare paradossale, ma tutti noi ci riconosciamo nella nostra identità che potremmo identificare con quella del Dott. Jekyll, mentre la parte di Mr. Hyde rappresenta l’istinto spaventato e arrabbiato, il subconscio che deve ancora evolvere; molto più semplicemente possiamo identificare Mr. Hyde come le paure inconsce dell’essere umano, bisogni attivati dagli istinti più bassi, fatti di eccessi, paura, rabbia, angoscia, riscatto da qualcosa che è mancato, da un bisogno di amore non appagato, dalla frustrazione, dai condizionamenti esterni che non sono in linea con la sua anima, cioè la parte di luce, che invece rappresenta ciò che è vero, autentico, suo. Quindi la rabbia per il diverso, per chi la pensa, o per chi vive diversamente da te, non sei tu, ma Mr. Hyde, con i suoi condizionamenti ricevuti da una vita, quando ha respirato la rabbia e l’intolleranza dai genitori, dai compagni di classe, dai conoscenti, dal suo mondo, dalla TV ed ha iniziato a farle sue. E crede con tutto se stesso che siano realmente sue
Quando il Dott. Jekyll desidera qualcosa, usa la sua parte migliore e lo fa con rispetto, con educazione e con garbo; quando Mr. Hyde desidera, lo fa con le emozioni più basse, con la rabbia, la paura, l’eccesso emotivo, la diffidenza, l’ego umano.
La verità è che abbiamo bisogno di entrambe le parti: Dr. Jekyll ci aiuta nella fase della pianificazione e ci fornisce una guida, ma è Mr. Hyde che ci garantisce la motivazione e quindi l’energia. Il trucco sta quindi nel fornire dei buoni motivi alla nostra parte emotiva per dotarci dell’energia e della giusta motivazione ad operare delle scelte “impopolari” (vedi, tanto per rimanere collegati a certi miei precedenti articoli, alle “rinunce” alimentari) nel breve periodo che ci porteranno risultati graditi nel lungo periodo (ad esempio, una buona forma psicofisica).
Quando la parte del dott. Jeckyll desidera e fa progetti per essere felice e migliorare la sua vita si vede proiettato in un futuro roseo e meraviglioso, dice: “si va bene, facciamolo, superiamo i problemi e andiamo alla meta che è il miglioramento!”; quando invece ci diciamo: “No, non ce la fai, ma chi te lo fa fare, ma cosa ti sei messo in testa, continua a non credere in te stesso, non ce la farai, non è per te”, oppure: “È tutta colpa sua!”, questa è la parte di Mr. Hyde che sta incolpando sé stesso, magari attraverso un’altra persona.
Per concludere, possiamo dire che la storia dello Strano caso del Dott. Jekyll e del signor Hyde è una pietra miliare nel campo della psiche umana. Se Stevenson ci fa riflettere su come nelle persone, anche le più stimate e insospettabili, coesistono personalità opposte, Freud ha successivamente provato scientificamente quello che lo scrittore scozzese aveva intuito, ossia che la parte della nostra personalità che si manifesta, quella che in termini psicoanalitici viene chiamata Io, è solo la punta dell’iceberg una piccola porzione di tutto il materiale psichico che è dentro di noi: solo il controllo della parte “buona” su quella “cattiva” rende l’individuo equilibrato, ma mai si deve dimenticare che anche nelle persone più buone può nascondersi un terribile “Mr. Hyde”.

Di seguito, i siti da cui ho tratto spunto per il mio articolo:

https://fpivot95.wordpress.com/2010/04/15/lo-strano-caso-di-dr-jekill-e-mr-hyde/

http://www.gruppoprofessionale.eu

http://www.piuchepuoi.it/sviluppo-personale/il-dott-jekyll-mr-hyde-l-amore-e-la-paura/

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